Cherasco nasce nel 1243, per volontà del vicario imperiale di Federico II di Svevia. Già in età romana esisteva un borgo, chiamato Clerascum, presso il quale il vicario imperiale Lancia volle far edificare il nuovo paese.

Il Palazzo Salmatoris è il più importante palazzo della città: ospitò la Sindone nel 1706 e qui fu firmata la Pace del 1631 come l’Armistizio napoleonico del 1796. Tra gli altri monumenti di spicco troviamo l’Arco del Belvedere che venne eretto nel 1647 per la fine della pestilenza del 1630. È il simbolo della città. La Torre Civica presenta un raro lunario su un lato e una meridiana sull’altra facciata. L’Arco di Porta Narzole, a causa di una delle tante guerre, chiude la città sul lato meridionale. L’ex-convento dei Padri Somaschi (oggi bell’albergo di charme); i giardini sulle mura con il Santuario della Madonna delle Grazie; il Viale dei Platani che sembra uscito da una storia di fantasy inglese. Questo conduce al Castello Visconteo.

Tra i cibi tipici troviamo i baci di Cherasco, dolcetti croccanti dalla forma irregolare, la cui nascita risale alla fine del 1800: il pasticcere cheraschese Marco Barbero unendo cioccolato fondente alle nocciole della Langhe, tostate nel forno a legna, creò questa specialità rinomata e apprezzata dai 'cultori del gusto'.
La loro produzione avviene solo localmente ed artigianalmente dai pasticceri del luogo. Inoltre Cherasco è la capitale mondiale delle chiocciole. È stato codificato un metodo di allevamento naturale che viene esportato in tutto il mondo.